4/11, se non erro era questo il giorno in cui, quando ero bambino, si poteva visitare la caserma. Ricordo vagamente, del giorno prima, l’attesa di vedere i carri armati. Ricordo meglio la delusione che mi coglieva di fronte a brutte automobili senza finestrini, dotate di un banale tubo metallico (solo i cingoli attiravano un po’ la mia curiosità).

La data del 4/11 ha nomi che non mi entusiasmano: giorno delle forze armate, giorno della vittoria; ancor meno il vederla collegata a discorsi nazionalisti o sovranisti. Oggi 4/11/2018 è il centenario di questa ricorrenza, vorrei proporre il punto di vista di chi la grande guerra l'ha trascorsa tutta al fronte. Nell'epistolario di mio nonno Leonardo, l’enfasi sul concetto di “vittoria”, marcata prima della guerra, tende a essere sempre meno convinta durante il conflitto, fino ad essere sostituita da righe come “tu solo prega che presto voglia aver termine questa carneficina” oppure “non ci resta che sperare alla fine della guerra”.

Per mio nonno Leonardo, che la guerra la fece, il 4/11 è, semplicemente, assolutamente, la fine della guerra.

nella foto, che ho scattato nel 2010 durante un viaggio nei luoghi in cui mio nonno combatté, un cimitero di guerra in Vallarsa che accoglie caduti italiani ed austriaci.

 

Da questo sito dedicato al libro dell'amato padre Leonardo, tantissimi auguri per il suo novantesimo compleanno a Enrichetta Di Filippo, zia Nilde per i bellosguardesi, dai suoi figli, nipoti e pronipoti.

In questa bella foto di quasi novanta anni fa Enrichetta è insieme al fratello Francesco.

Auguri zia Nilde!

Esattamente cento anni fa mio nonno stava combattendo al Passo Buole. Fu un episodio cruciale per le sorti dell'intero conflitto. Vi propongo uno stralcio dal mio libro. La foto invece l'ho scattata nel 2010, durante il viaggio che ho fatto sulle orme di mio nonno; è il sentiero che da Coni Zugna, campo base nei pressi del Passo Buole, conduce in pochi minuti di cammino propro al passo.

Il Passo Buole è passato alla storia col nome di “Termopili d’Italia” per la terribile battaglia che vi si svolse ed alla quale mio nonno Leonardo partecipò. La resistenza italiana in quella stretta gola impedì che l’offensiva lanciata dagli austriaci e nota come Strafexpedition riuscisse a sfondare ed irrompere nelle valli venete.

Ieri, 4 Novembre 2014, si è svolta a Bellosguardo (SA) una manifestazione di commemorazione dei caduti in guerra. Purtroppo non ero presente, ma mi è stato raccontato che in uno degli interventi che si sono succeduti nella chiesa madre, e precisamente in quello del vicesindaco Giuseppe Troncone, sono stati letti dagli alunni alcuni brani tratti dalle lettere di mio nonno e pubblicati nel mio libro.

In particolare, il filo conduttore che ha scelto il vicesindaco nel suo intervento e nella selezione dei brani affidati alle voci della nuova generazione di Bellosguardo è stato triplice:

Bellosguardo (SA) Sono felice per l'invito della Pro Loco Bellosguardo a partecipare con un mio contributo alla manifestazione del prossimo 13 Agosto "Ricordi e testimonianze della Grande Guerra".

libro su pancaHo fotografato il mio libro con l'epistolario di mio nonno sulla panca che, diversi anni fa, ho salvato appena in tempo da chi, ripulendo la soffitta della casa dei nonni a Bellosguardo, pensava di farla a pezzi e usarla come legna da ardere.

In effetti il legno era fortemente danneggiato dall'umidità e per giunta mancavano alcune parti. E poi è una panca molto semplice, fatta (o fatta fare) dal nonno di mio nonno; mia nonna me ne aveva parlato.

Quando mi fu fatto notare che quella panca non valeva non soltanto i soldi necessari per farla sistemare, ma neppure quelli per il furgone che avevo noleggiato per andarla a recuperare, risposi che, invece, la memoria della mia famiglia ha per me un valore considerevole.

 

24 Maggio 2015: 100 anni fa l'Italia dei nostri nonni entrava in guerra, nella Grande Guerra. Riporto qui un brano dai diari di mio nonno, nel quale egli rammenta il momento della partenza da Bellosguardo.

Il brano si innesta su precedenti considerazioni che portano il gruppo dei partenti a ritenere di essere uno dei contingenti più a rischio.

E' disponibile la seconda edizione del libro. Rispetto alla prima edizione include una breve postfazione, la correzione di qualche refuso, qualche immagine in più e alcuni commenti aggiuntivi.