20 Febbraio 1918 : 

"Nelle ore terribili dell’attesa, quando la calma che precede la lotta è più terribile della lotta stessa, oh!, come sarebbe cara a me comprimere al mio petto la tua fotografia …"

Pensavo a come è cambiato nell’ultimo secolo il modo con il quale una comunità riceve una notizia clamorosa. Oggi ci coglie in tempo reale, magari mentre siamo soli ed a prescindere da ciò che stiamo facendo. Invece mio nonno scriveva che la notizia dello scoppio della Grande Guerra arrivò a Bellosguardo con la posta (che allora distribuiva anche la stampa) suscitando colorite reazioni tra i frequentatori di Petredda (la piazza che a Bellosguardo svolge la funzione di agorà).  Credo che anche questo sia indice di un modo di vivere meno solidale di una volta.

Come trascorreva la Pasqua nel 1917 un ragazzo del sud al fronte a 1000 km da casa ?

In una lettera del 10 Aprile 1917 a mia nonna scrive:

" la Pasqua l’ho passata discreta si, ma sotto un uragano di ferro e fuoco per tutta l’intera giornata e il solo pensiero mio in quel giorno era a te, ai cari miei ed a Dio."