24 Maggio 2015: 100 anni fa l'Italia dei nostri nonni entrava in guerra, nella Grande Guerra. Riporto qui un brano dai diari di mio nonno, nel quale egli rammenta il momento della partenza da Bellosguardo.

Il brano si innesta su precedenti considerazioni che portano il gruppo dei partenti a ritenere di essere uno dei contingenti più a rischio.

 

“Tali giudizi fondati su cognizioni di fatti facevano partire il nostro gruppo con insolita allegria che valse a nascondere a tutti il dolore che ci affligeva l’animo, a dover lasciare forse per sempre tutto ciò che c’era caro, tutto ciò che amavamo.

Ma se noi si seppe nascondere il nostro pensiero, non così furono forti coloro che restavano e tutti all’ultimo momento non seppero nascondere le lagrime e tra baci e strette di mano ci confessavano con una parola e un gesto i sentimenti reconditi.

E tale fu il caso anche della mia Angiolina, la quale mi faceva tenere un piccolo mazzolino di fiori in segno del suo affetto.

E tra tanti ricordi partiva per l’onore verso l’ignoto il nostro piccolo gruppo, col sorriso tra le labbra, strozzando i singhiozzi in gola.