Ho avuto la fortuna, da ragazzo, di crescere sì, in città, ma a soli 30 metri dalla spiaggia. Anche se proprio in quel periodo si coglievano i primi segnali di inquinamento, il mare era ancora pulito a Salerno, era ancora vivo.
Trascinando una paletta sul fondo sabbioso uscivano allo scoperto cannolicchi, paguri, granchietti, stelle marine. Leggermente più raro era catturare un cavalluccio marino. Ad eccezione di un cannolicchio che una volta mio padre mangiò vivo prima che lo riponessi nel secchiello (chissà perché certi ricordi insignificanti restano indelebili), li tenevo per un giorno a casa e poi la mattina successiva li restituivo vivi al mare. Ricordo che nel giro di pochissimi anni questa vita marina a un passo dalla battigia sparì improvvisamente e completamente e la cosa mi stupì non poco.