"Ormai c'è più gente che scrive, che gente che legge": è spesso citato come paradosso, eppure sta diventando una affermazione sempre più vera.
Non ne condivido però la doppia connotazione negativa; se è certamente un male che si legga poco, la crescente attitudine a scrivere, secondo me, è un bene. E' un bene innanzitutto per chi scrive; ho scoperto che scrivere mi aiuta a pensare meglio, ad uscire dai pensieri ordinari, quasi sempre passivi, indotti e cercarne di nuovi e più autentici.
Scrivere ci rende migliori; in questo senso l'effetto è il medesimo della lettura, ma con un vantaggio: quando si legge, i pensieri di altri stimolano in noi dei nuovi modi di pensare, quando si scrive i pensieri in evoluzione sono soltanto i nostri. La possibilità di pubblicare, offerta oggi dagli editori in self-publishing (io ho scelto youcanprint), amplifica gli effetti benefici di questa pratica, perchè la semplce evenienza potenziale di essere letti da altri ci fa investire più energie nello scrivere.