Riflessioni

"Nessun problema può resistere all’assalto di una riflessione approfondita." (Voltaire)

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Un tag può cambiare il nostro modo di pensare?

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<a href= Ancora non ce ne siamo resi conto del tutto, ma questi pochi caratteri stanno cambiando per sempre il nostro modo di pensare.

Nei primi anni novanta al CERN di Ginevra nasce il linguaggio HTML, quello che viene interpretato tutti i giorni dai nostri browser internet mentre navighiamo. <a href= eccetera eccetera, come ben sanno i miei alunni di terza liceo, è utilizzato in HTML per rendere ipertestuale un qualsiasi elemento della pagina web: clicchiamo su una scritta e ci spostiamo in un attimo su un testo diverso.

 

Da allora tutto è cambiato. E chi è nato dopo questa innovazione, nell'approfondire grosse quantità di testo organizzato in modo sequenziale, ha lo stesso disagio che abbiamo noi “anziani” nello studiare a lungo materiale ipertestuale (e noi insegnanti dovremmo tenerne conto).

Ma è un bene oppure un male? Io penso che sia un bene, ma solo in una prospettiva a lungo termine. Attualmente credo che ci troviamo all'interno di una fase transitoria, che mette in difficoltà soprattutto i nostri ragazzi.

Essi stanno smarrendo l'attitudine delle generazioni precedenti ad acquisire poche ed ordinate informazioni e a farlo lentamente, lasciando spazio e tempo al pensiero autonomo. Contemporaneamente stanno imparando ad acquisire in modo simultaneo notevoli quantità di informazioni eterogenee, e non sono ancora pronti a gestirle, ad elaborarle creativamente attraverso la riflessione. Quando però, in futuro, tale attitudine si riproporrà anche sui contenuti in forma ipertestuale, credo proprio che l'umanità avrà compiuto un immenso salto evolutivo.

 

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